Impianti elettrici in ambienti con pericolo di esplosione

In alcune attività artigianali e industriali che nella loro normale attività impiegano o detengono sostanze e materiali combustibili (gas, polveri, sostanze pericolose) possono crearsi delle aree con atmosfere potenzialmente esplosive che data la concomitanza di impianti elettrici, fonti di calore o altri tipi di fonti di innesco possono causare esplosioni, con conseguenti danni ai lavoratori, agli impianti e all’attività in generale.
L’attività dello studio si articola nella “classificazione delle zone” per l’individuazione delle aree pericolose che si possono presentare nelle attività e nei cicli produttivi, in modo tale da eliminarle o limitarne la formazione e attuare tutte le misure di protezione più idonee per prevenire il rischio di esplosioni.
Oltre ad assolvere agli obblighi di Legge in materia di sicurezza sul lavoro evidenziati dal DLgs n.81/2008 tali verifiche consentono di:
- Limitare al massimo la possibilità di infortuni delle persone
- Limitare al massimo la possibilità di danni alle strutture, impianti e attrezzature presenti e di conseguenza i danni economici da essi derivanti;
- Limitare al massimo la possibilità di perdita di un servizio pubblico (stazioni di riduzione di gas, ecc.)
- Limitare al massimo le perdite economiche derivate ad esempio dal fuori servizio di impianti di produzione.
[ ambiti ]
Possono rientrare tra gli ambiti di applicazione ad esempio:
- Centrali e stazioni di riduzione di gas naturale di distributori di rete
- Mangimifici
- Stazioni di erogazione di carburanti
- Mulini e panifici
- Falegnamerie
- Impianti di verniciatura con solventi
- Carrozzerie